Nuovi lavori nel vigneto: sono arrivate le barbatelle!

Dopo un periodo caratterizzato dal punto di vista climatico da molta pioggia e freddo, finalmente da metà aprile è arrivata la primavera, le giornate sono tornate al bello e siamo riusciti a continuare i lavori avviati nel vigneto nei mesi scorsi.

Dopo la potatura, la pulizia, la manutenzione dei filari, la sostituzione dei pali vecchi con nuovi pali di legno e la concimazione con stallatico biologico, adesso era il momento di integrare i filari esistenti con le nuove piantine, dette barbatelle.

10 Motivi per una vacanza MadeinPinerolo in autunno

L’autunno è un periodo bellissimo per trascorrere alcuni giorni sul nostro territorio e per fare attività all’aria aperta. Elenchiamo di seguito alcuni motivi per una piacevole vacanza presso Casa Aiva e il Ciabutin

Visita alle aziende vinicole del territorio

In una bella giornata di gennaio, può capitare che il pensiero corra verso la bella stagione, e allora vi invitiamo a scoprire le aziende vinicole e i vini di qualità del nostro territorio.

Il Pinerolese offre tantissime opportunità, vedi la nostra pagina Attività e Sport , anche grazie alle attività dell’associazione Pinerolo & Valli Experience. Per essere aggiornati sugli eventi, vi suggerisco di consultare il sito Made in Pinerolo

Voglio raccontarvi a questo proposito, una gita molto interessante che è possibile fare partendo da Casa Aiva, e che ho sperimentato insieme ad alcuni nostri ospiti, provenienti dal Belgio e molto interessati ai prodotti enologici del territorio. Sophie e Ludwig ogni estate trascorrono le loro vacanze tra Francia e Italia, proprio per prendersi il tempo di conoscere i vini prodotti nelle nostre regioni.

Prima di scoprire il Piemonte, sono stati in Borgogna e in Toscana, e ultimamente hanno scelto varie aree piemontesi. Le ultime due estati, hanno soggiornato proprio a Casa Aiva per scoprire i prodotti il nostro Ciabutin (Agricoltura di Casa Aiva) e altri vini pinerolesi.

Un giorno dello scorso agosto, li abbiamo dunque accompagnati alla cantina dell’azienda vinicola L’Autin, localizzata a Barge, tra la pianura pinerolese e l’affascinante valle del Monviso.

Con un breve spostamento in auto, di circa 20 minuti, abbiamo raggiunto questa suggestiva azienda, posta tra campi coltivati e le famose pietre di Luserna, impiegate in edilizia e nell’arredamento.

Già all’ingresso, colpisce la bottiglia di grandi dimensioni realizzata in pietra, che conferma che siamo arrivati nel posto giusto.

In azienda ci aspettano Davide e Nino, che con la loro esperienza e disponibilità, ci presentano la produzione e raccontano la storia dei vigneti e delle varie tipologie di vino, dal rosso pinerolese ai bianchi, e tra questi il verbian, realizzato con le antiche uve autoctone del bianc vert (notare il gioco di parole per dare il nome a questo ottimo vino bianco!).

Tra un bicchiere e l’altro, intervallato da biscotti e grissini, si arriva ad un pezzo forte, lo spumante Eli Brut, uno spumante metodo classico, 50 per cento Pinot nero e 50 per cento Chardonnay, che viene fatto riposare per 30 mesi nelle miniere di talco della vicina Val Germanasca. Assenza di luce, umidità e temperatura costanti sono infatti fondamentali affinché la presa di spuma, una fase importantissima del processo di spumantizzazione, avvenga in modo ottimale. Ecco perché Mauro Camusso, fondatore dell’azienda, ha deciso di lasciare le sue bottiglie di spumante  nelle piccole gallerie che si diramano nella Miniera Paola. Questo lungo periodo di pausa, che in gergo tecnico si chiama affinamento sui lieviti, rende il perlage più fine e arricchisce il vino del tipico profumo, simile alla pasta lievitata.

Ma le sorprese non sono finite: last but not least… ecco il passito Passi di Giò. Le uve da cui si produce, malvasia e moscato, vengono raccolte nel mese di ottobre e poi collocate su appositi graticci dove rimangono ad appassire fino a febbraio. La peculiarità di questo passito, è che, oltre a restare per alcuni mesi nelle botti di legno, viene fatto riposare per circa 30 giorni in una speciale botte realizzata con la pietra locale. Questo passaggio conferisce al passito un aroma particolare, molto apprezzato dai nostri amici stranieri.

Cosa dire? I nostri ospiti belga hanno apprezzato moltissimo questi vini, si sono confrontati con competenza con Davide e Nino, hanno trascorso un pomeriggio piacevole e acquistato alcune bottiglie che durante l’inverno faranno assaggiare a casa ai loro amici.

Turismo è anche questo!

Per informazioni sull’azienda vinicola e i loro vini:

L’Autin